L'ospedale San Camillo rivede le procedure anti-Covid. USB: una vittoria per la tutela di lavoratori e cittadini
Una nota firmata dal direttore sanitario del San Camillo, Daniela Orazi, è arrivata nella serata di giovedì, dopo l’iniziativa fatta in mattinata da USB all’interno dell’ospedale. La nota stabilisce la nuova organizzazione del Pronto Soccorso e del triage per garantire il contenimento del virus Sars-CoV-2.
Nella nota figurano alcune sorprendenti affermazioni come, testualmente, "non sarà consentita alcuna ulteriore deroga..." Come se in questi venti giorni di impennata dei contagi al San Camillo qualcuno non avesse rispettato le misure di contenimento.
Ricordiamo al direttore sanitario che è il responsabile della salute di pazienti e degli operatori sanitari e che se ci fossero state deroghe avrebbe dovuto autorizzarle proprio lei.
Come se non bastasse, chiede “oggi” agli incaricati del Pronto Soccorso le planimetrie delle aree rosse, verdi e grigie. “Oggi”? Fino a ieri la direzione sanitaria non aveva dunque queste planimetrie?
Tutto questo rafforza ancora di più le denunce fatte come USB, ma anche quelle dei lavoratori. Fino a ieri non era stato strutturato ancora un vero programma di contenimento del virus.
Come USB sosteniamo con forza gli operatori e le operatrici sanitarie che sono stati contagiati a causa di questi ritardi nell'organizzazione. Ci riteniamo soddisfatti per l’ottenimento delle tutele necessarie a chi opera in condizioni estreme.
Domani aprirà anche il nuovo pronto soccorso del San Camillo. Non sappiamo ancora con quale personale. Lo chiederemo lunedì durante l’incontro con il direttore generale Fabrizio D’Alba.
Continueremo a monitorare da vicino l’ospedale San Camillo e a denunciare, ove necessario, criticità, carenze e omissioni, come fatto in queste settimane, garantendo la massima riservatezza a chi ci segnalerà negligenze.
Sanità pubblica, assunzioni stabili! L’unico modo per uscire dall'emergenza sanitaria.
Roma 6-11-20
USB Sanità Roma e Lazio