Dalla chiusura di un anno fa non è cambiato nulla o quasi per gli Assistenti alla Comunicazione e l’autonomia del Lazio, lavoratori e lavoratrici presenti in tutte le scuole di ogni ordine e grado, un servizio essenziale che viene gestito dalle Cooperative Sociali.

In molti territori del Lazio sta venendo meno l’applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021, articolo 43 per gli alunni con bisogni educativi speciali e degli alunni con disabilità.

Molti assistenti sono ancora in attesa di risposte da parte delle proprie Cooperative, che sono in attesa dei Municipi o delle Scuole, intanto passano i giorni senza sapere che fine si farà.

Se, l’alunno seguito dagli assistenti non è in presenza e usufruisce della DAD, l’operatore può seguire l’alunno in questa rimodulazione del servizio.

Tutte le ore, chiaramente andranno anche per la programmazione della DAD, preparare i materiali, accordarsi e lavorare con il Personale Docente.

Qualora ciò non accadesse, saranno direttamente le Cooperative a pagare l’intero monte orario ai loro dipendenti, saranno loro che dovranno prendersi carico del comportamento non legittimo di alcuni Comuni presenti sul territorio.

I lavoratori e le lavoratrici vogliono risposte politiche a questo perverso meccanismo che viene attuato contro di loro, gli alunni e le loro famiglie.

I servizi essenziali devono tornare ad essere pubblici!