USB: gli affittati di Capitale Lavoro a LazioCrea non rinunciano ai loro diritti, l'11 luglio votiamo contro l'accordo di Cgil Cisl e Uil
Il 3 luglio CGIL CISL e UIL (Filcams, Fisascat, Uiltucs), a seguito di un incontro avuto con l’azienda Laziocrea S.p.A, cioè l’AD Luigi Pomponio, la responsabile del Personale Laura Mochi e Loretta Quaranta, responsabile delle Relazioni sindacali, veniva formulata un ipotesi di accordo sui permessi retribuiti per i lavoratori del ramo d’azienda di Capitale Lavoro S.p.A. Questo accordo verrà votato in assemblea l’11 di luglio dai lavoratori del ramo d’azienda stesso. Il punto a) dell’accordo cita: “L’Azienda liquiderà con le competenze del mese di ottobre 2019, i permessi rol maturati nell’annualità 2018 fino ad un limite massimo di 52 ore: il monte ore residuo, potrà essere fruito entro il termine del 31 dicembre 2019, per consentire ai lavoratori che avessero particolari esigenze di poterli fruire sino al termine dell’anno in corso”.
Si osserva che negli anni Capitale Lavoro ha sempre pagato i ROL maturati nel corso dell’anno precedente e non goduti entro il 30 giugno dell’anno in corso, indennizzandoli nella busta paga di luglio dell’anno in corso stesso. Quest’ultimo punto è ben espresso dall’art.146 del CCNL del commercio citato in premessa nella bozza di accordo. Il pagamento è avvenuto sempre previa comunicazione scritta via mail aziendale. Inoltre la normativa vigente in materia di cessione/affitto di ramo d’azienda stabilisce che il lavoratore conserva tutti i diritti che ne derivano e i crediti maturati e quindi non possono essere applicate condizioni peggiorative (legge 428/1990 art.47, art. 2112 del c.c. e normativa europea vigente in materia). In sintesi bisogna mantenere le condizioni economiche e normative godute dal lavoratore presso l’azienda di provenienza.
Nell’accordo non vengono menzionate, né la malattia né la banca ore, né i permessi per visita medica, né le ore per l’aggiornamento della formazione professionale, né la chiusura anticipata degli uffici che penalizza con l’utilizzo illecito dei propri rol i lavoratori. Va inoltre aggiunto che l’accordo non pone neanche il problema dei soldi che sono stati sottratti ai lavoratori per le malattie e che dovrebbero essere restituiti.
La documentazione fornita a Laziocrea dai sindacati e da Capitale Lavoro relativa al trattamento giuridico economico dei lavoratori del ramo d’azienda di Capitale Lavoro è chiara e completa.
Per questi motivi l’ipotesi di accordo sindacale sui permessi retribuiti va rigettata con forza al mittente
USB Lavoro Privato