Usb Commercio presidia i punti vendita a Roma in solidarietà ai lavoratori Carrefour
In vista della manifestazione nazionale del 4 dicembre, USB Commercio porta la propria solidarietà ai lavoratori Carrefour, con presidi davanti ai punti vendita della Capitale.
Il noto marchio francese, primo in Italia ad inaugurare le aperture giorno e notte, ha annunciato la dismissione di gran parte della rete italiana: 769 lavoratori sono a rischio.
Il modello H24 mostra tutto il suo fallimento, come avevamo denunciato fin dall'inizio. Nessun aumento degli acquisti né tantomeno volano per l'occupazione solo sfruttamento e precarietà.
I dipendenti sono stati costretti a continui cambi ed aumenti di orario senza alcuna possibilità di programmare la propria vita. Flessibilità, abbassamento dei salari e perdita di diritti tutto per aumentare il profitto dell'azienda che poi chiude, trasferisce e licenzia per guadagnare ancora di più.
Non cadiamo nel pianto di Carrefour sul calo del fatturato, se anche fosse vero è l'azienda che deve pagare, non certo i lavoratori né tantomeno lo Stato.
Anzi, il Governo deve pretendere la restituzione di tutti i benefici economici concessi in questi anni.
Siamo contrari a qualsiasi accordo al ribasso, non ci interessano le virgole sulle modalità, tutti gli esordi, trasferimenti o licenziamenti devono essere ritirati.
Il Governo deve costringere Carrefour a restituire tutte le agevolazioni, la Cassa integrazione e i benefici ottenuti, comprese eventuali spese di bonifica e riqualificazione dei territori dove sono stati costruiti i mostri in cemento della multinazionale.
Usb invita i lavoratori Carrefour, insieme a tutti quelli della Grande distribuzione ad unirsi alla piazza del 4 Dicembre il No Draghi Day. Denunciamo questo ennesimo pesante attacco all’occupazione e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori nel nostro paese.