USB alla giunta Raggi: speriamo di non esserci sbagliati
La risposta del M5s alle domande che USB ha rivolto alla giunta Raggi.
Il M5Stelle ha risposto alle nostre 10 domande indirizzate alla Sindaca Raggi. Consideriamo questo passo come un segnale di disponibilità al dialogo, in controtendenza con quanto è accaduto il 4 ottobre in Campidoglio, quando una bella e appassionata assemblea è stata vissuta come un problema dalla nuova amministrazione. Le risposte purtroppo non ci soddisfano, talune appaiono fumose mentre altre suonano finanche preoccupanti, soprattutto quando si confermano i piani sul rapporto tra Acea e la gestione dei rifiuti, o quando si continua a rimandare sulla drammatica emergenza abitativa. Per questo risponderemo punto per punto alle risposte ottenute e continueremo a segnalare l’urgenza di intervento su alcune problematiche segnalate, così come a vigilare affinché si tenga fede alle aspettative suscitate in città perché se c’è dialogo c’è speranza.
Intanto ci preme ribadire che i lavoratori e i cittadini costituiscono una risorsa non solo di idee e competenze, non solo di proposte e soluzioni ai problemi della città ma anche di forza reale per consentire ai cambiamenti di prodursi davvero. Quando i lavoratori si organizzano coraggiosamente in forma indipendente, quando rinunciano ai canali privilegiati che spesso sono favoriti dall’affiliazione ai sindacati complici, quando decidono di rischiare in prima persona pur di affermare diritti e dignità, rappresentano un potenziale di cambiamento enorme. Rinunciare a queste risorse è una scelta suicida, oppure la volontà di chi ha già imboccato un’altra strada.
Intanto però vogliamo ancora una volta ribadire alla giunta l’opportunità di aprire un dialogo con tutto quel mondo che il 4 ottobre si è manifestato nella piazza del Campidoglio e che va oltre l’USB. Dalla prima settimana di novembre si terranno nei Municipi di Roma le assemblee territoriali con lo stesso spirito di quella tenuta in Campidoglio il 4 ottobre. Auspichiamo che in quelle occasioni la giunta accetterà di aprirsi al dialogo diretto con i cittadini, come enunciato nella risposta alle nostre 10 domande, con atteggiamento collaborativo e non ostile, come quello riscontrato il 4 ottobre.
E vogliamo inoltre ricordare che abbiamo di fronte un comune avversario piuttosto agguerrito che si chiama governo Renzi. Questo governo non solo sta portando avanti un piano di sistematico smantellamento delle competenze degli enti territoriali, ma sta anche cercando di imporre una diffusa privatizzazione dei servizi pubblici e di tutto ciò che abbia ancora una parvenza di pubblico. Noi di USB siamo seriamente impegnati nel fermare questi progetti ed abbiamo indetto insieme ad altre forze uno sciopero generale per il prossimo 21 ottobre ed una manifestazione nazionale, il No Renzi Day, per il 22 ottobre. Crediamo che in questa battaglia tutte le amministrazioni locali sinceramente decise a difendere i diritti dei loro concittadini siano nostre alleate e così vogliamo considerare anche la nuova amministrazione di Roma. Speriamo di non esserci sbagliati.
Di seguito la risposta del M5s alle domande che USB ha rivolto alla giunta Raggi.
Abbiamo sempre respinto la logica dei “100 giorni”. Non vogliamo che i cambiamenti che stiamo portando avanti siano esclusivamente legati a deadline preconfezionate. Il nostro programma lo stiamo realizzando giorno per giorno.
A chi ci chiede un confronto su quanto fatto finora e sui contenuti noi diciamo che siamo disponibili e pronti a farlo. Ecco qui le risposte alle 10 domande che il sindacato USB ha posto all’amministrazione Raggi.
Essere trasparenti e coinvolgere i cittadini nelle nostre attività è fondamentale. Per questo si sta predisponendo una sezione ad hoc sul sito del Comune di Roma per aggiornare i romani sulle iniziative e le azioni concrete in corso di lavorazione.
A breve inizieremo a fare delle assemblee cittadine: un luogo di confronto e di dialogo, sempre aperto, tra amministrazione e cittadini.
1) MOLTI CITTADINI E MOVIMENTI SOCIALI HANNO CHIESTO DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE CHE LA NUOVA GIUNTA METTESSE IN TRASPARENZA IL DEBITO, AVVIANDO UN PERCORSO DI AUDIT PUBBLICO, RENDENDO NOTI I CREDITORI, EVIDENZIANDO COME SI È ACCUMULATO IL DEBITO E VERIFICANDONE L’EFFETTIVA LEGITTIMITÀ. NEI DIVERSI AVVICENDAMENTI NEL RUOLO DI ASSESSORATO AL BILANCIO QUESTO ARGOMENTO NON È STATO MAI CITATO. LA GIUNTA È INTERESSATA AD UN AUDIT SUL DEBITO DI ROMA?
In merito al tema del debito “monstre” accumulato dal Comune di Roma nel corso degli ultimi decenni, l’attuale amministrazione sta promuovendo l’attivazione in tempi brevi, in accordo con il Commissario straordinario sul debito, un tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti al fine di analizzare le criticità di maggior rilievo delle poste passive, unitamente a quelle attive, transitate ad aprile 2008 dal Comune di Roma alla gestione commissariale.
2) E’ STATO PIÙ VOLTE AFFERMATO CHE SI VUOLE COINVOLGERE NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI ANCHE ACEA E NON CI SEMBRA CASUALE CHE IN QUESTI MESI SIA AVVENUTA UNA CESSIONE DI QUOTE AZIONARIE DA CALTAGIRONE ALLA SUEZ, MULTINAZIONALE FRANCESE SPECIALIZZATA PROPRIO NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI. SE E CON QUALI FUNZIONI AVVERRÀ IL COINVOLGIMENTO DI ACEA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI DI ROMA?
ACEA dispone di un'impiantistica di trattamento dell'organico che potrebbe ricevere una buona parte del rifiuto da raccolta differenziata di Roma. L'Assessore alle Partecipate unitamente all’Assessore all’Ambiente avranno il compito di definire ruoli e competenze in un perimetro di rapporti tra AMA ed Acea rispettoso dei profili societari. Attualmente si sta lavorando per la progettazione e la riconversione di alcuni impianti per il recupero dei materiali (centri di riuso e recupero).
3) LA SCELTA DI NON PRIVATIZZARE I SERVIZI, A PARTIRE DAI RIFIUTI, I TRASPORTI, L’ACQUA E GLI ASILI È STATA PIÙ VOLTE RIAFFERMATA CON FORZA DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE. EPPURE, DOPO LE PRIME DICHIARAZIONI DA CANDIDATA SINDACA SULL’ACEA RELATIVE ALLA RIMOZIONE DEL MANAGEMENT DELL’AZIENDA IN QUANTO TROPPO SBILANCIATO VERSO GLI INVESTITORI PRIVATI, NESSUNA DIRETTIVA POLITICO-SOCIALE È STATO IMPARTITA AL MANAGEMENT. SUL FRONTE TRASPORTI, NON SONO STATE SANZIONATE LE RIPETUTE IRREGOLARITÀ DELLE AZIENDE DEL TRASPORTO PRIVATO. SUL FRONTE DEGLI ASILI NON È ANCORA CHIARO IL PIANO ASSUNZIONALE PER IL PRECARIATO STORICO. LA DIFESA DEL CARATTERE PUBBLICO DELLE AZIENDE CHE EROGANO SERVIZI DI INTERESSE COLLETTIVO È ANCORA UNA PRIORITÀ DELLA GIUNTA?
La nostra amministrazione si è da subito attivata per rilanciare le aziende di servizio pubblico. Con ACEA abbiamo avviato un’interlocuzione. Per quanto concerne ATAC, abbiamo stanziato 18 milioni di Euro per recuperare un consistente debito manutentivo prodottosi nel corso degli anni. Nel contempo, abbiamo dato mandato alla nuova governance aziendale di valutare la reinternalizzazione di filoni produttivi, garantendo consistenti risparmi di spesa da reinvestire nei servizi e negli investimenti.
Al fine di supportare l’azienda, abbiamo, tra le altre misure, avviato diversi tavoli di lavoro per potenziare le corsie preferenziali, aumentando la velocità commerciale dei mezzi e consentendo all’azienda di erogare un servizio più continuo e regolare. Sul fronte delle aziende del trasporto privato, stiamo monitorando le attività e le criticità presenti sul campo.
Come noto, per ciò che concerne gli asili nido e le scuole di infanzia è stato approvato il piano assunzionale straordinario di oltre 1.100 educatrici e insegnanti, provenienti da entrambe le categorie delle cosiddette “precarie storiche” e delle vincitrici di concorso. Quanto al bando per gli asili nido in concessione, né è stata sbloccata inizialmente la pubblicazione, attualmente il servizio è garantito e dall’anno scolastico 2017-2018 si procederà con i nuovi soggetti assegnatari.
4. NEGLI ULTIMI ANNI SI SONO MOLTIPLICATE LE DENUNCE E LE INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA ATTORNO ALLE TRUFFE ORMAI CONCLAMATE DEI PIANI DI ZONA. IL MOVIMENTO 5 STELLE HA SOSTENUTO LA NECESSITÀ DI REVOCARE LE CONVENZIONI CON LE DITTE E LE COOPERATIVE CHE HANNO TRUFFATO I CITTADINI NON SOLO PER RIPRISTINARE LA LEGALITÀ MA ANCHE PER SALVARE MIGLIAIA DI CITTADINI CHE SONO SOTTO SFRATTO. PERCHÉ NON SI È ANCORA PROCEDUTO CON LE REVOCHE?
Sui piani di zona si è proceduto ad istituire una task force per la revisione di tutte le convenzioni: ogni provvedimento necessario a ripristinare la legalità sarà adottato senza indugio.
5) L’ANNOSA QUESTIONE DEL SALARIO ACCESSORIO E DEL RINNOVO DEL CONTRATTO PER I DIPENDENTI COMUNALI SI TRASCINA DA TEMPO, ANCHE PER RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO RENZI. L’IMPEGNO DELLA SINDACA ERA DI AFFRONTARLA COME PRIORITÀ, MA LA MANCANZA DI UNA REALE INTERLOCUZIONE CON I DIPENDENTI E LA SCELTA DI UN PERSONAGGIO COSÌ DISCUSSO COME IL DOTT. RAFFAELE MARRA ALLA DIREZIONE DEL PERSONALE VANNO NELLA DIREZIONE CONTRARIA. PROPRIO NEL RUOLO DI DIRETTORE DEL PERSONALE ALLA REGIONE LAZIO SOTTO LA GIUNTA POLVERINI IL DOTT. MARRA ERA GIÀ INCAPPATO IN CONTESTAZIONI. PERCHÉ LA SCELTA DI AFFIDARSI A DIRIGENTI E TECNICI DI DISCUSSA PROVENIENZA?
Sin dal primo giorno abbiamo affrontato la questione del salario accessorio con grande determinazione. Abbiamo dapprima individuato la soluzione per noi più giusta, ovvero quella attraverso la quale è possibile affermare che Roma Capitale abbia maturato economie di gestione derivanti dalla riduzione della spesa corrente strutturale ottenuta in attuazione del Piano di Riequilibrio di Roma Capitale. In estrema sintesi, a nostro avviso, l’Amministrazione può considerare tali risparmi di spesa quali economie di gestione da mettere a disposizione del tavolo con il MEF volto a chiudere il procedimento ispettivo attivato presso questa Amministrazione dall’Ispettorato Generale di Finanza Pubblica. Successivamente abbiamo posto la questione e offerto la relativa soluzione ai più alti livelli istituzionali e proprio in questi giorni sono in corso contatti con l'esecutivo al fine di concordare a brevissimo la ripresa del confronto. Il Dott. Marra è un Dirigente di ruolo di questo Ente, di conseguenza lo abbiamo posizionato nel ruolo che abbiamo ritenuto più funzionale per l'amministrazione.
6) E’ STATA RIBADITA PIÙ VOLTE DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE LA NECESSITÀ DI RISPARMIARE SOLDI PUBBLICI, ANCHE EVITANDO LA DISPERSIONE DI RISORSE NEI NUMEROSI SUBAPPALTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, RICORRENDO ALLA REINTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI E DELLA MANODOPERA. ALCUNI APPALTI DI SERVIZI IN SCADENZA IN ATAC SONO STATI ASSEGNATI TEMPORANEAMENTE ALLA MUNICIPALIZZATA MULTISERVIZI, CHE LI HA IMMEDIATAMENTE SUBAPPALTATI AD AZIENDE PRIVATE (IN ALCUNI CASI LE STESSE CHE GESTIVANO IL SERVIZIO IN ATAC). E’ QUESTO IL MODELLO DI “REINTERNALIZZAZIONE” CHE SI INTENDE ADOTTARE ANCHE IN FUTURO?
La scelta di affidare il servizio a Roma Multiservizi è stata legata alla necessità di garantire continuità nell’attività di pulizia dei mezzi e di salvaguardare i livelli occupazionali che altrimenti non sarebbero stati preservati, per l’imminente scadenza del vecchio contratto e il mancato avvio di procedure di gara che potessero portare ad una gestione trasparente nell’affidamento dei servizi.
La scelta ferma di questa amministrazione di reinternalizzare le catene di produzione riguarda l’idea di riportare in azienda tutte quelle attività che siano funzionali al core business aziendale, rilanciando il ruolo dell’operatore pubblico e individuando anche, laddove possibile, nuove linee di business nei settori pubblici di interesse.
7) MENTRE NEL PROGRAMMA ELETTORALE IL TEMA DEL DIRITTO ALL'ABITARE AVEVA GIUSTAMENTE RICOPERTO UNA GRANDE RILEVANZA, ANCORA NON C'È UN PIANO DI INTERVENTO STRAORDINARIO MIRANTE A FERMARE LA PIAGA DEGLI SFRATTI E A DARE UNA RISPOSTA IN BREVE TEMPO A DECINE DI MIGLIAIA DI FAMIGLIE. PERCHÉ SI È DECISO DI RINUNCIARE AD UN VERO E PROPRIO "ASSESSORATO ALLA CASA", METTENDO COSÌ IN SECONDO PIANO QUELLA CHE RAPPRESENTA UNA VERA E PROPRIA EMERGENZA PER LA CITTÀ?
Abbiamo lavorato fin dai primi giorni al tema delle politiche abitative, da una parte seguendo singoli casi di emergenza abitativa, dall’altra raccogliendo tutte le informazioni necessarie alla definizione di un piano. E’ necessario agire unendo le forze, a partire dagli assessori competenti (sia patrimonio che politiche sociali), in coordinamento con i Municipi e valorizzando l’ascolto delle associazioni e delle famiglie direttamente coinvolte dall’emergenza abitativa. Ristabilire la legalità in questo ambito significa compiere delle scelte coraggiose: avere una ricognizione precisa di tutto il patrimonio abitativo con finalità pubblica ed effettuare controlli e verifiche sugli occupanti al fine di ristabilire la legalità sull’edilizia residenziale pubblica per riattivare con maggiore celerità l’assegnazione degli alloggi. Parallelamente è fondamentale l’interlocuzione con la Regione su questo tema, per avere nuovi alloggi disponibili.
8) MIGLIAIA DI CITTADINI HANNO CHIESTO A GRAN VOCE LA CHIUSURA DELL’IMPIANTO DI ROCCA CENCIA, CON PETIZIONI, ASSEMBLEE, MANIFESTAZIONI, PER DIFENDERSI DAI MIASMI INSOPPORTABILI CHE INFESTANO INTERI QUARTIERI DELLA PERIFERIA EST DELLA CITTÀ. QUANDO CHIUDERÀ L’IMPIANTO/DISCARICA DI ROCCA CENCIA?
Per quanto concerne il sito di Rocca Cencia, il programma di governo prevede lo stop dell' istanza di via (Valutazione Impatto Ambientale) presentata da AMA per la realizzazione dell'Ecodistretto ossia impianto di compostaggio a digestione anaerobica. L'impianto TMB continuerà la sua attività, diminuendo progressivamente i carichi di lavoro in relazione alla diminuzione del rifiuto indifferenziato correlato all'aumento della raccolta differenziata soprattutto dell'umido e del multimateriale plastica e metallo. Contemporaneamente si porterà avanti la selezione del rifiuto differenziato secco (prevalentemente plastica multimateriale) migliorando il sistema impiantistico esistente senza aumentare i quantitativi già autorizzati, volto al recupero di materia fino alla produzione di Materie prime seconde (plastica, metallo) con aumento di ricavi per AMA.
9) DI FRONTE AL TAGLIO DEI SERVIZI, AL FORTE TASSO DI DISOCCUPAZIONE, ALL’AUMENTO DELLA POVERTÀ E ALLE POLITICHE DEL GOVERNO RENZI CHE CONTINUANO AD ACCANIRSI CONTRO I SETTORI PIÙ FRAGILI DELLA SOCIETÀ, HA SUSCITATO INTERESSE LA PROPOSTA AVANZATA IN CAMPAGNA ELETTORALE DEL REDDITO DI CITTADINANZA MUNICIPALE. CHE FINE HA FATTO?
Il reddito di cittadinanza è una proposta che il M5s porta avanti a livello nazionale. Come abbiamo sempre detto, la nostra priorità è quella di ripulire i bilanci di Roma Capitale, recuperare gli sprechi e aumentare i fondi per i servizi. Nel frattempo abbiamo dato attivazione al SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva): dal 6 ottobre sono aperti gli sportelli in tutti i Municipi, e i cittadini che ne hanno diritto potranno farne richiesta. Un risultato affatto scontato: Roma Capitale è in ritardo di anni sulla sperimentazione della Carta acquisti, unica città italiana di quelle coinvolte a non aver finito il percorso. Si tratta di un primo passo, poi ci sarà la presa in carico dei nuclei familiari che avranno diritto al contributo attraverso un progetto personalizzato di attivazione sociale lavorativa. Una misura importante per contrastare la povertà assoluta delle famiglie con figli, con un figlio disabile e le donne in stato di gravidanza. Parallelamente abbiamo avviato un riordino delle diverse misure di sostegno alle famiglie, la situazione varia da Municipio a Municipio e tutto questo entrerà nel Piano sociale cittadino – che a Roma manca da 12 anni – un luogo dove inizierà a fare programmazione sociale e quindi monitoraggio dei risultati conseguiti, dell’impatto sul benessere delle persone e delle famiglie. A questo il neo istituito Coordinamento degli Assessori alla Politiche sociali, ha deciso di dar priorità.
10) PER SOSTENERE E PORTARE A COMPIMENTO UN PROGRAMMA DI VERO CAMBIAMENTO NELLA CITTÀ NON BASTANO DEI BRAVI ED ONESTI TECNICI. A COMINCIARE DA UN NUOVO PIANO REGOLATORE SOCIALE PER PASSARE AD UN PIANO SULLA MOBILITÀ, AI PROGRAMMI DI RIGENERAZIONE URBANA DELLE PERIFERIE FINO ALL'ATTUAZIONE DEI FONDI COMUNITARI LEGATI AL PON CITTÀ METROPOLITANE È URGENTE LA COSTITUZIONE DI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE E DI CONDIVISIONE CHE RENDANO PROTAGONISTI I CITTADINI E I LAVORATORI. QUANDO INTENDE PASSARE LA GIUNTA DAL SEMPLICE ASCOLTO ALL’ATTUAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLA CITTADINANZA ALLE DECISIONI DELLA CITTÀ?
Stiamo lavorando in una duplice direzione: aumentare la partecipazione dei cittadini all’interno delle commissioni e del consiglio, offrire la possibilità di seguire tali adunanze in streaming. Stiamo lavorando sull’ampliamento degli istituti di partecipazione e sulla riorganizzazione delle consulte (quali, ad esempio, quella sulla sicurezza stradale il cui bando sarà pubblicato a breve, quella sull’accessibilità, sulla ciclabilità e sulla sostenibilità). Sarà nostra cura aprire luoghi di confronto in tutta la città per favorire al massimo la partecipazione.