Tor Bella Monaca: blitz contro i clan, campagna elettorale o ripristino della legalità?

Arrivano le prime dichiarazioni fra quanti hanno subito l’operazione di Polizia di stamattina a Tor Bella Monaca, ascoltando queste dichiarazioni emerge quanto non fosse necessario un intervento di questo tipo.

 

Riportiamo il video che intervista una delle inquiline che sono state svegliate alle 5,30.

Come vuole la prassi la signora è in contatto con l’Ente gestore, al quale tenta di documentare la legittimità della sua presenza nell’alloggio, con tanto di vittoria in lite giudiziaria di fronte al Tar.

 

Nonostante ciò viene messa in mezzo a una specie di “retata” in grande stile, buona solo a suscitare clamore mediatico in vista delle elezioni e che nessun effetto potrà avere sui problemi strutturali del quartiere, il quale continua a subire, proprio a causa della mancanza di gestione del proprio patrimonio (da parte sia del Comune che dell’Ater), le prepotenze dei gruppi criminali.

 

RICORDIAMO A TUTTI LA VICENDA DI DEA E GLAUCO.

 

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Roma -

Fin dalle 5 di questa stamattina oltre 100 agenti di Polizia Locali, affiancati da altro personale delle Forze dell’Ordine, sta svolgendo un’operazione di “pubblica sicurezza” a viale Santa Rita da Cascia, in zona Tor Bella Monaca, all’interno della torre di case popolari Ater, quindi di proprietà della Regione Lazio.

A quanto apprendiamo da alcuni nostri iscritti, TUTTI gli inquilini sono stati svegliati dai pesanti colpi alla porta degli agenti i quali, con fare minaccioso, intimavano di esibire titoli che attestassero la legittima occupazione dell’alloggio in questione. In mezzo a tutto questo, a mò di pesca a strascico, venivano anche individuati abitanti sprovvisti provvisoriamente di un titolo adeguato tra i quali non figuravano solo i cosiddetti esponenti dei “clan” ma anche persone in difficoltà che come ultima risorsa all’emergenza che stavano attraversando erano entrati nello stesso. Fra gli sgomberati infatti, ci sarebbe anche una madre sola con tre figlie, che da cinque anni abitavano nell’alloggio in assenza di altre soluzioni dignitose.

Leggendo i comunicati stampa delle forze politiche, in primis quelle impegnate nella prossima competizione elettorale, nonché le agenzie di stampa, la realtà viene narrata in altro modo, cioè come un mirato intervento atto a ripristinare la legalità. Ma a quale legalità ci si riferisce?

Il controllo dei titoli amministrativi in genere si conduce scrivendo all’inquilino in questione chiedendo i documenti del caso. Almeno così funziona in tutta Roma. Forse Tor Bella Monaca non è Roma o ha una giurisdizione a parte? Fatto sta che gli iter sono noti a tutti, li conosce la Sindaca, che non è nuova a questo tipo di operazioni, li conosce bene l’Ater che sta rispondendo a centinaia di istanze accogliendole o respingendole con motivazione (in alcuni casi chiedendo integrazione) e lo sa bene la Giunta Regionale che ha approvato una legge di regolarizzazione a febbraio del 2020 e che ha integrato alcune norme per facilitare la regolarizzazione amministrativa di alcuni casi particolari, ossia quelli in cui erano gli uffici a non aver lavorato bene le pratiche amministrative.

Noi crediamo che in realtà l’operazione di stamattina, che fa il paio con le passeggiate notturne a San Basilio e le altre operazioni spot basate sul sensazionalismo, siano solo campagna elettorale. A farne la spesa però sono i cittadini di TBM, tutti, compresi quelli che tirano avanti fra mille difficoltà, con lavori precari e/o malpagati etc…

Infine, come sindacato degli inquilini che da sempre chiede che vengano adottate misure atte a fronteggiare l’emergenza abitativa, ricordiamo che per chi oggi perde il lavoro, o rilascia l’immobile in seguito all’esecuzione di uno delle migliaia di sfratti o pignoramenti che vengono eseguiti ogni anno, non esistono soluzioni alternative, a parte i dormitori pubblici (se c’è posto). Ricordiamo ancora che gli uffici comunali impiegano più di un anno ad assegnare un punteggio (settembre 2021, pubblicazione graduatoria primo semestre 2020) e oltre 10 anni ad assegnare un alloggio. Alloggi che nel frattempo rimangono vuoti a fronte di 13 mila nuclei presente in graduatoria. Per cui l’occupazione di un alloggio è spesso una conseguenza delle mancate risposte della politica che in questa città ha rinunciato da anni ad affrontare il tema abitativo, a gestire correttamente le case popolari e che quando finge di farlo, produce accordi territoriali in cui l’affitto è più alto di quello di libero mercato o altre cose mostruose, come i vari bonus, tra cui quello straordinario per il covid, finanziato nel 2020 e che in molti ancora attendono.

Ai cittadini per bene di Tor Bella Monaca, lavoratori, precari, disoccupati, anziani, madri sole etc… che stamattina si sono visti circondare dalla polizia come nei peggiori film polizieschi anni settanta e che da oggi pomeriggio saranno di nuovo lasciati soli da tutte le istituzioni, diamo tutta la nostra solidarietà ed il nostro appoggio concreto per far valere i propri diritti.
La lotta ai 'clan' si fa tutti i giorni gestendo il patrimonio pubblico, riassegnando gli alloggi vuoti, assistendo e riconoscendo il diritto alla casa a tutti coloro che sono vittime dei processi di precarizzazione che stanno impoverendo milioni di cittadini, sia a Roma che nel paese.

ASIA-USB TOR BELLA MONACA