Servizi educativi Roma, USB: personale AEC/OEPA non tutelato nelle gite scolastiche, continua la lotta per l'internalizzazione

Roma -

In questo periodo dell’anno le scuole stanno programmando le gite scolastiche e come spesso accade il lavoratore esternalizzato che segue gli alunni con disabilità, l’AEC/OEPA, viene considerato l’ultima ruota del carro.

Stanno arrivando, infatti, numerose segnalazioni in cui vengono fatte le più disparate proposte, a nostro avviso vergognose, che ledono la dignità del lavoratore: pagarsi il viaggio o pasti, essere pagati come lavoro ordinario, mancanza di coperture assicurative, essere pagati per poche ore al giorno oppure di prestare volontariato (magari con vitto e alloggio pagato, vivendo il periodo come una vacanza). Tutto ciò perché si afferma che i soldi non ci sono e si prova a far leva sulla coscienza del lavoratore che dovrebbe, secondo le scuole e le cooperative, prestarsi al lavoro gratuito per il bene dell’utente.

Cosa che fanno tutti i giorni gli OEPA/AEC andando a lavorare per pochi euro al mese, nella totale precarietà, con diritti del lavoro calpestati giornalmente, lavorando 9 mesi su 12 e rimanendo senza stipendio per 3 mesi l’anno.

Non gli basta mai, bisogna sempre risparmiare, addirittura facendo leva sulla coscienza del lavoratore, una vergogna.
Ricordiamo, inoltre, che tra i compiti dell’AEC/OEPA scritti nel regolamento comunale, redatto dall’attuale Amministrazione Comunale (all’art. 11 punto M) chiede espressamente la presenza dell’operatore, ma che spesso non viene concessa, lasciando così il lavoratore a casa, senza avere la giornata pagata. Insomma tanti doveri e nessun diritto.

Crediamo che la presenza dell’AEC/OEPA sia fondamentale anche nelle gite scolastiche come momento sociale, pedagogico e formativo, che le ore di lavoro debbano essere tutte pagate e con la maggiorazione in caso di lavoro supplementare/straordinario (come ovvio che sia, ma nel mondo del cooperativismo il lavoro gratuito viene sempre più spesso richiesto), che vengano riconosciute 14 ore al giorno di lavoro per le uscite scolastiche (quando queste prevedano il pernottamento oltre all’indennità di trasferta).

Queste pessime condizioni di lavoro, spesso di ricatto, possono essere superate solo ed unicamente attraverso l’internalizzazione dei servizi, una lotta portata avanti da tanti anni nei confronti del Comune di Roma, ma bocciata dall’attuale amministrazione di centro-sinistra, che nei fatti si fa sorpassare dall'attuale governo di destra con la proposta di internalizzazione, con il DDL 236, che se portato a compimento li renderebbe pubblici nei ruoli scolastici.

USB Federazione di Roma