San Camillo Forlanini al collasso ma l’azienda tace: USB chiama alla mobilitazione
È stata protocollata martedì 23 maggio dal consiglio delle RSU del San Camillo Forlanini una nota che denuncia espressamente la forte carenza di personale ausiliario nel nosocomio.
Nella nota si denuncia la riconduzione degli Oss a svolgere le mansioni proprio del personale ausiliario con una conseguente rimodulazione delle mansioni di tutto il personale sanitario, costretto a coprire funzioni che rallentano il corretto funzionamento del servizio.
Peccato che il San Camillo abbia una graduatoria per personale ausiliario pubblicata in via definitiva a febbraio, dalla quale però l’azienda sanitaria sostiene di non poter assumere vista la modifica al Contratto collettivo della sanità in vigore dal 2 novembre 2022.
Già, ma lo stesso articolo del contratto che il San Camillo usa come giustificazione alla mancata assunzione poche righe più sotto recita espressamente: “Per tali profili ad esaurimento in quanto rientranti nell’automatico reinquadramento ai sensi del comma 1, si continua a fare riferimento alle “Declaratorie delle categorie e profili”.
Già venerdì USB aveva inviato formale diffida, interessando anche la stessa Regione Lazio, alla direzione strategica del nosocomio senza ancora ricevere risposta.
Insomma il San Camillo tace, i suoi lavoratori lamentano carenza di personale e i disoccupati idonei nella graduatoria sono a casa con o senza reddito di cittadinanza.
È il momento che qualcuno si assuma le proprie responsabilità, il servizio sanitario della regione è al collasso, l’estate si avvicina e anche il naturale aumento dei ricoveri. È il momento della mobilitazione!
USB Sanità Lazio