Roma TPL, presidio dei lavoratori all'assessorato alla Mobilità, USB: il Comune paghi gli stipendi e reinternalizzi il servizio
Questa mattina i lavoratori delle aziende consorziate di Roma Tpl si sono dati appuntamento sotto l'assessorato alla Mobilità per denunciare l'annoso problema degli stipendi che arrivano ogni mese con almeno 20 giorni di ritardo. Una delegazione, assieme all'Unione Sindacale di Base, ha incontrato lo staff dell'assessore Pietro Calabrese.
USB ha ribadito l'obbligo da parte del Comune di Roma di pagare direttamente gli stipendi ai lavoratori, in caso di inadempienza del Consorzio. Ha chiesto inoltre che il potere sostitutivo venga attivato in maniera sistemica e dal primo giorno utile, visto che i ritardi si verificano puntualmente ogni mese. USB ha denunciato nuovamente i gravi effetti della privatizzazione del trasporto pubblico, con il 40% delle linee che la Roma Tpl non riesce a garantire ai cittadini, come riportano i dati ufficiali della Roma Servizi e Mobilità.
Per questo motivo USB ha chiesto che il Comune ritorni indietro sulla scelta di esternalizzare
nuovamente il 20% delle linee nel prossimo bando di gara, visto che la regolamentazione europea permette la messa a gara anche solo del 10% del servizio e che apra uno studio di fattibilità per tornare alla gestione in house del trasporto e dei lavoratori, attraverso la costituzione di
un'azienda speciale.
Fabiola Bravi
USB - Esecutivo Lavoro Privato Roma