Roma, le case comunali di via Giolitti che Raggi voleva affittare tramite asta cadono a pezzi
Roma, via Giolitti, crollo di cornicioni dalle facciate dei palazzi di proprietà di Roma Capitale.
Il distacco di intonaci e calcinacci all’altezza dei civici 101 e 137 ha destato preoccupazione agli inquilini, i quali da anni vivono un rapporto conflittuale col Comune.
Martedì 17 agosto, presso due stabili di proprietà del comune di Roma siti in via Giolitti, civici 101 e 137, si è verificato un pericoloso distacco di grossi pezzi di cornicioni e intonaci dalle facciate. Solo il caso ha evitato che non siano finiti addosso ad uno dei numerosi passanti che affollano quotidianamente la via che costeggia la stazione Termini o uno dei condomini intenti a transitare.
L'intervento dei vigili del fuoco è dovuto per forza di cose limitarsi a mettere in sicurezza il passaggio. Decine di metri quadri dei marciapiedi sottostanti le abitazioni sono quindi sottratti al passeggio delle persone, le quali sono costrette a camminare sulla strada rischiando di essere investite.
La giunta Raggi ha orientato, fin dal giorno in cui si presentò ai romani, la sua proposta di governo sulla legalità e la sicurezza, ma purtroppo tutto ciò che diceva e dice non va oltre gli slogan.
La mancata gestione del patrimonio E.R.P.,disponibile ed indisponibile, dal punto di vista economico e conseguentemente tecnico, dà luogo a continui disservizi, disagi ed infine pericoli per l'incolumità dei cittadini e degli inquilini stessi, i quali, vale la pena ricordarlo, non hanno pace da anni.
Il tentativo andato male di cacciare dal centro storico i suoi residenti per agevolare fenomeni di speculazione basati esclusivamente sul profitto, infischiandosene del Diritto alla Casa e del concetto di Città Pubblica, mediante asta dei canoni di locazione, non è stato forse sufficiente per questa Giunta?
L'operato della società del comune Aequoroma, la quale da tempo sta inviando lettere agli inquilini di via Giolitti dove si richiedono arretrati di diverse migliaia di euro senza specificarne la motivazione, sono forse un esempio di gestione trasparente? Non ci sembra. Di fatto a nulla sono valse le richieste, anche attraverso il nostro Servizio Legale, di avere gli estratti conto analitici. Aequaroma non li ha forniti neanche quando è stato il Dipartimento Comunale stesso a sollecitarne il rilascio ed il sospetto che i dati in loro possesso siano più che lacunosi non fa che rafforzarsi.
Asia-USB intraprende da anni una lotta serrata a fianco di tutti gli inquilini in difficoltà, vittime delle prepotenze delle varie amministrazioni che si sono succedute e che sempre si sono piegate agli interessi del grande blocco economico del mattone. A questo proposito chiediamo che sia subito ripristinata la legalità a via Giolitti, con interventi di riqualificazione sugli esterni, anche attraverso il bonus 110, e sugli interni, in cui la manutenzione ordinaria e straordinaria manca da anni.
Continueremo infine a batterci contro gli sfratti ingiusti ed ingiustificati ed i subdoli tentativi di allontanamento degli inquilini del centro storico dal loro contesto abitativo, al fine di porre un freno alla gentrificazione, fenomeno che invece l’attuale amministrazione sembra voler favorire.
ASIA-USB ROMA