Roma: i lavoratori OEPAC dicono no al taglio delle ore di assistenza educative per alunni disabili

Roma -

La mattina di giovedì 19 oltre duecento lavoratrici e lavoratori OEPAC hanno risposto all’appello di CUB, USB e Comitato Romano AEC per una manifestazione di protesta contro i tagli delle ore di assistenza educativa per gli alunni disabili che dall’inizio dell’anno scolastico si stanno verificando nei Municipi. All’iniziativa sono intervenute anche i genitori di alcuni alunni, che hanno rappresentato la situazione che stanno vivendo. Il padre di un bambino del XIV Municipio si è visto dimezzare le ore di assistenza scolastica del figlio e analoga vicenda è stata descritta dalla madre di una bambina del I Municipio.

Dopo alcuni interventi e una trattativa con le forze dell’ordine, la manifestazione si è spostata in Piazza del Campidoglio, dove gli operatori sono stati raggiunti dai Consiglieri comunali Virginia Raggi e Antonio De Santis e dal Consigliere del IV Municipio Stefano Rosati. Una delegazione di lavoratori e genitori insieha preferito evitare me ai Consiglieri è salita all’aula Giulio Cesare, dove ha potuto confrontarsi con le Consigliere del PD Carla Fermariello e Valeria Baglio, mentre l’assessora Claudia Pratelli ha preferito non farsi vedere. Le Consigliere del PD hanno dovuto prendere atto di quanto sta succedendo in tutta la città, non solo nel Municipio XIV, e hanno detto che nel pomeriggio sarebbe stata adottata dalla Giunta una variazione di bilancio che consentirà di assegnare e le ore di assistenza necessarie.

Naturalmente, aspettiamo di vedere i fatti, perché di parole (anche al vento) ne abbiamo sentite tante. Per ora, c’è la soddisfazione per la riuscita di una mobilitazione contro cui in molti hanno remato contro, a partire da CGIL e CISL che – come al solito – non solo non hanno mosso un dito per difendere i diritti dei lavoratori e degli alunni, ma si sono anche prodigate per convincere gli operatori a non partecipare. Siamo comprensivi: quando un sindacato come la CGIL riesce a portare in piazza una ventina scarsa di OEPAC, come avvenuto lo scorso 14 settembre, è ovvio che tema la brutta figura di fronte alle mobilitazioni dei lavoratori e dei sindacati di base.

Non è finita: oltre ad attendere che le parole sull’assegnazione dei fondi e delle ore si trasformino – rapidamente - in fatti, rammentiamo che la sola soluzione radicale per un servizio che non può più essere gestito attraverso l’affidamento alle fameliche e cosiddette cooperative sociali è l’internalizzazione, il ritorno alla gestione pubblica di un servizio pubblico essenziale. Ci vediamo presto e grazie a tutte e tutti quelli che hanno partecipato.