Roma Capitale: lo smart working non s’ha da fare

Roma -

Come avevamo annunciato, dopo aver rigettato al mittente l’accordo del 29 luglio sul POLA sottoscritto dai soliti noti, le reali intenzioni dell’amministrazione capitolina sono emerse in modo flagrante con la circolare del 31 agosto, con cui si sospende di fatto l’esperienza del lavoro a distanza per i dipendenti di Roma Capitale. È ormai chiaro che ai sindacati maggioritari e al Sindaco Gualtieri non interessano i temi dell’innovazione organizzativa, della sostenibilità ambientale e, soprattutto, del benessere del personale capitolino.
Il risultato è sconcertante: Roma Capitale sarà l’unico Ente in cui verrà cancellata la possibilità di lavoro a distanza dal 1° settembre. Rimarrà solo l’ipotesi remota di riuscire a chiudere un accordo individuale, per un solo giorno a settimana, secondo i tempi e la volontà di ogni singolo Dirigente Apicale dell’Amministrazione.
Siamo chiamati a reagire davanti a questa evidente menefreghismo e al mancato rispetto dei diritti del personale capitolino. Dobbiamo scardinare le logiche di burocrazia difensiva che imperano nella classe dirigente capitolina, reagendo con forza e chiamando tutto il personale alla mobilitazione. Vogliamo uno smart working vero e per tutti, per non meno di due giorni a settimana, vogliamo una vera transizione digitale che riduca in modo significativo il lavoro di sportello e garantisca l’ammodernamento delle infrastrutture e una maggiore centralità delle persone e delle loro competenze.
Sullo smart working noi non molliamo!

Roma, 1 settembre 2022