Reddito di Cittadinanza, dai quartieri popolari di Roma l’appello a mobilitarsi contro il governo che tutela solo i ricchi

Roma -

Il presidio di questa mattina a Roma, davanti alla sede territoriale Inps di Cinecittà, ha visto una nutrita partecipazione di ex percettori del Reddito di Cittadinanza che dal 1° agosto sono stati condannati all'indigenza, dopo la decisione del governo Meloni di interrompere l’erogazione del RdC a oltre 180 mila persone, delle quali 15 mila solo nel Lazio.

Tra loro non ci sono solo disoccupati ma anche inabili al lavoro che rappresentano circa un terzo della platea alla quale il sussidio è stato revocato, costretti ad essere affidati ai servizi sociali. Tra loro anche molti lavoratori che, grazie al RdC erano riusciti a sottrarsi alla spirale del lavoro nero, dello sfruttamento e del lavoro sottopagato.

Mentre il governo sceglie di fare cassa sulle fasce deboli della popolazione, destinando quelle risorse all’aumento dei vitalizi e all’economia di guerra, anche dai quartieri popolari di Roma parte l’appello a mobilitarsi contro un governo che tutela solo l’interesse dei ricchi.

Il prossimo appuntamento sarà il 2 settembre a Cernobbio, dove USB ha lanciato una manifestazione nazionale in occasione del Forum Ambrosetti che riunirà politici internazionali e imprenditori, per gridare con forza “Abbassate le armi, alzate i salari”.

USB Confederale

Roma 3/8/23