Raggi vuole sgomberare il 15 settembre la casa delle donne Lucha y Siesta. Non si può salvare ATAC sulla pelle di donne e bambini

Roma -

La casa delle donne Lucha y Siesta, lo stabile di via Lucio Sestio 10 che da anni ospita donne vittime di violenza e bambini, va sgomberata quanto prima. Sono queste le volontà di Atac, proprietaria dello stabile, e del Comune di Roma nella persona della sindaca Raggi. Chiedono lo sgombero immediato, che sarebbe fissato per il 15 settembre, appoggiandosi al concordato secondo il quale l'azienda del trasporto pubblico dovrebbe ripianare il bilancio anche grazie alla vendita del patrimonio immobiliare.

 

Il Comune, che controlla Atac, nonostante i tavoli aperti con la Casa delle Donne non ha mai proposto soluzioni che potessero preservare un servizio sociale fondamentale non solo per le donne vittime di violenza e i loro figli ma per tutte le donne di questa città.

 

USB denuncia l'ennesima mancanza di questa giunta comunale, l'ennesimo sgombero di un fondamentale spazio sociale e abitativo e chiede alla sindaca di non girarsi di nuovo dall'altra parte; il Comune invece di continuare con gli sgomberi dovrebbe rendersi parte attiva nel salvare la casa delle donne e sostenere chi dà quei servizi alla cittadinanza di cui Roma è carente.

 

 

Chiudiamo a tutti i nostri iscritti e simpatizzanti di partecipare attivamente per salvare la casa delle donne, già a partire dal mailbombing lanciato oggi e diretto alle istituzioni e a tutte le iniziative a seguire. Riportiamo in calce il testo dell'appello per l'iniziativa di oggi.

 

 

USB Federazione di Roma

 

Asia USB

 

Federazione del Sociale USB

 

 

“Chiediamo di attivarvi da questo momento fino alla mezzanotte di stasera 30 agosto con una e-mail da inviare alle istituzioni.

E per arrivare anche sui social, fate una foto allo schermo del computer con la mail e postatela su fb, instagram e twitter taggando il Comune di Roma e la Regione Lazio. Facciamo sentire la nostra voce ovunque.

Spedite la mail agli indirizzi indicati qui sotto:

 

- lasindaca@comune.roma.it (Sindaca di Roma)

- stefano.castiglione@comune.roma.it (Capo Gabinetto della Sindaca)

- presidente@regione.lazio.it (Presidente Regione Lazio)

- mvaleriani@regione.lazio.it (Assessore Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero)

 

con il seguente Oggetto: Casa delle donne via LUCIO SESTIO 10

 

e il seguente Testo:

 

Gentili Rappresentanti delle Istituzioni

 

vista la carenza e il sovraccarico nel sistema dell'accoglienza dedicata alle donne che escono da situazioni di violenza e vista l'importanza della presenza sul territorio di presidi sociali e culturali contro la violenza di genere reputo inammissibile la minaccia di chiusura della Casa delle donne Lucha y Siesta, un'esperienza indispensabile per la città di Roma. Pertanto chiedo un immediato intervento che blocchi la procedura di sgombero e di distacco delle utenze per l'immobile di Via Lucio Sestio 10.

 

È importante continuare a sostenere tutte le donne che si trovano in difficoltà. Non ci deludete e dateci risposte!

 

Nome e cognome”