Penny Market, USB: quando la democrazia sindacale vale meno di un penny!

Roma -

Quando i lavoratori e le lavoratrici lasciano che siano i “soliti sindacati” a trattare le condizioni materiali di lavoro, quando quei sindacati si arrogano una “presunta maggiore rappresentatività” cercando di imbavagliare le voci fuori dal coro dei non firmatari di CCNL sebbene questi ultimi godano di maggiore riconoscimento da parte dei lavoratori: capitano cose come quelle accadute di recente in Penny Market.

Nonostante i quasi 5000 lavoratori attualmente impiegati negli oltre 450 punti vendita Penny Market, è accaduto che nel 2021 (e molti dipendenti ne vengono informati solo ora) i sindacati confederali firmano all’insaputa di migliaia di lavoratori un accordo per cui si autorizza l’istallazione e attivazione di dispositivi video all’interno e all’esterno dei punti vendita.

Pochi giorni fa, ma distanza di tre anni dalla sottoscrizione di quell’accordo, si cominciano ad istallare le videocamere in alcuni negozi del Piemonte, che scoprono solo in questi giorni di un accordo sottoscritto da sindacati a cui NON hanno conferito mandato. Questi lavoratori e lavoratrici non hanno avuto altra scelta che prendere atto di questo accordo tramite un’informativa tardiva passata dall’azienda e divulgata, paradossalmente, solo in un momento successivo dai sindacati coinvolti (oltretutto in riunioni svolte al di fuori dell’orario lavorativo nonostante le loro agibilità sindacali).

Sebbene al momento non abbiamo elementi per dubitare del rispetto di quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori in merito alla “tutela del personale dipendente e del patrimonio aziendale” e dell’uso appropriato dei sistemi di videosorveglianza, non possiamo non denunciare quanto scorretto sia stato il trattamento riservato a questi lavoratori e lavoratrici.

Vi incontrate, vi accordate, firmate..
Ma i lavoratori quando li informate?

Accade troppo spesso che quei sindacati, dopo aver ristretto e limitato gli spazi di democrazia sindacale, poi siglino accordi e contratti non discussi con i lavoratori e le lavoratrici coinvolti.

È ora di dire basta, e riprenderci il diritto di scegliere liberamente da chi farci rappresentare!

Invitiamo tutti i lavoratori a prendere contatto con USB per qualunque irregolarità, o presunta tale, per discuterla e trattarla insieme.
 

USB Lavoro Privato – Federazione di Roma