Non siamo tutti sulla stessa barca: casa, reddito e dignità! Il 30 aprile alle 12 conferenza stampa a Palazzo Chigi dei movimenti per la casa

Roma -

Nell’ambito della settimana di mobilitazione dal 25 aprile al 1° maggio e dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sull’ultimo DPCM, riteniamo necessario esprimere la nostra assoluta contrarietà alle misure predisposte per la cosiddetta Fase 2. Misure che prevedono solo regole di riapertura dell’attività produttiva e commerciale senza delineare percorsi di tutela economica oggi indispensabili per milioni di persone, in particolare per gli abitanti delle periferie che già prima di questa crisi vivevano in condizioni di difficoltà.

Intendiamo esprimere liberamente il dissenso su processi di contenimento sociale in assenza di strumenti adeguati di natura economica, in grado di sostenere le nuove morosità degli affitti e il disagio causato da un impoverimento diffuso e da un reddito precario, inadeguato o inesistente.

Rispettando le norme sanitarie sul distanziamento sociale, esporremo le ragioni di milioni di persone sull’orlo di una crisi profonda o già in grave difficoltà, una situazione non risolvibile con misure temporanee come i bonus dettati dall’emergenza. Alzando anche i toni sul modo in cui è stata distrutta e privatizzata la sanità pubblica causando anche il disastro avvenuto in Nord Italia e non solo, così come vogliamo stigmatizzare le indebite pressioni alla ripartenza di Confindustria e Confedilizia, senza la cura necessaria per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Anche le forme di costrizione, accentuate dalla chiusura delle scuole, possono diventare elemento carico di tensione se permane l’indeterminatezza di orizzonte per tutte le famiglie con bambini piccoli e per tutti quei giovani alle prese con un’esperienza davvero inaspettata e stressante. La precarietà diviene in questo modo ancora di più stile di vita inaccettabile e il peso della crisi sociale ed economica rischia di diventare un'ipoteca sul futuro delle giovani generazioni e sull''effettività del diritto allo studio.

Anche per queste ragioni porteremo la nostra voce sotto le finestre del Consiglio dei Ministri. Lo faremo osservando il distanziamento necessario e usando presidi sanitari adeguati. Consideriamo anche questa nota stampa come comunicazione formale per l’autorità giudiziaria. 

 

Movimenti per il diritto all'abitare
Sindacato degli inquilini Asia Usb
Rete giovanile nazionale Noi restiamo
Rete Vogliamo tutto
Rete Popolare Tiburtina
Campagna blocco affitti e utenze per giovani, studenti e precari