L'inverno amaro degli inquilini delle case popolari

Decine di migliaia di inquilini vedranno i loro termosifoni accesi solo per quattro ore al giorno!

Roma -

Ieri l’Ater del Comune di Roma ha reso noto, tramite un post sulla propria pagina facebook, gli orari previsti per l’accensione dei riscaldamenti per l’autunno-inverno 2021: dalle 16 alle 20, con possibilità di estendere l’accensione fino alle ore 22 in casi “sensibili diminuzioni delle temperature"!

In pratica più di 45 mila nuclei familiari, fra i quali molti anziani, godranno, si fa per dire, di sole 4 ore di termosifoni accesi, al netto di guasti, malfunzionamenti e disservizi che ogni anno ci segnalano gli inquilini dell’Ater (ma anche del Comune di Roma).

Essendo la Capitale nella fascia climatica D, l’accensione dei riscaldamenti sarebbe consentita fino a un massimo di 12 ore, l’Ater ne garantisce un terzo o al limite, quando le temperature si abbasseranno, la metà.

A fronte di salari fermi da 30 anni, aumenti di materie prime, utenze e beni di prima necessità, la riduzione al minimo delle ore riscaldate ci sembra l’ennesimo affronto ai ceti sofferenti della città, i quali tra l’altro pagano i termosifoni con una quota in bolletta, chi per 12 mesi, chi per i sei mesi stagionali.

Chiediamo all’Ater di Roma di incrementare le ore di accensione dei termosifoni e GARANTIRE la vivibilità degli alloggi, spesso freddi e umidi, nei mesi invernale.

Ci domandiamo infine a che punto sia il piano di efficientamento energetico (cappotti termici) di tutto il patrimonio pubblico promesso dalla Regione Lazio in seguito all’approvazione del Bonus 110.

Si prosegue nella politica di affossamento dell'edilizia pubblica (ce lo chiede l'Europa?), si abbandonano le case popolari, si penalizzano i settori sociali economicamente non auto-sufficienti, si criminalizzano i poveri, facendoli sentire come un peso per la società, e non si combatte invece la povertà.
Tutto in linea con le ricette portate avanti dal governo Draghi.

ASIA-USB ROMA