Lavoratrici Venchi licenziate, il ministro Catalfo: seguirò la vicenda, azienda già convocata per il 25 novembre

Roma -

Giovedì 18 novembre Stefano Fassina ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla situazione delle lavoratrici Venchi trasferite da Fiumicino a Torino, Vicenza, Padova, Parma, Venezia, Siena, al solo scopo di raggirare il divieto di licenziamento vigente.

 

Nell’interrogazione Fassina ha chiesto alla ministra Catalfo di intervenire sul raggiro operato da Venchi e di far revocare i licenziamenti, oltre a invocare il blocco dei trasferimenti fino alla chiusura dell’emergenza sanitaria. Una richiesta già fatta da USB proprio allo scopo di evitare che il blocco dei licenziamenti vigente venisse aggirato dalle aziende.

 

La ministra Catalfo ha risposto che il 25 novembre è prevista una convocazione della società Venchi da parte dell'assessore al lavoro del Comune di Fiumicino, Annamaria Anselmi, e che seguirà l’evolversi della vicenda.

 

La chiusura di uno dei 9 punti vendita Venchi presenti nel Lazio ha rappresentato una occasione per l’azienda di disfarsi di 11 lavoratori, di cui 10 donne, attraverso un licenziamento mascherato da trasferimento a oltre 600 km di distanza.

 

Si tratta di lavoratrici quasi tutte part-time, con stipendi che rendono impossibile pensare di approntare una nuova vita in un'altra città pagando affitti e trasferendo tutta la famiglia.

 

USB continuerà la battaglia insieme alle lavoratrici di Venchi fino a revoca dei trasferimenti illegittimi.

 

Unione Sindacale di Base - Commercio