La polizia carica i corrieri SDA in lotta a Roma contro i licenziamenti: due lavoratori in ospedale. USB: non ci faremo intimidire dalla violenza delle forze dell’ordine
La polizia è intervenuta con violenza questa mattina a Roma caricando i 300 lavoratori SDA, da martedì in sciopero con l’Unione Sindacale di Base dopo il licenziamento di 17 corrieri delle filiali di Pomezia e Fiumicino. Due lavoratori colpiti con i manganelli alla testa hanno perso conoscenza e sono stati soccorsi dal 118.
Dopo il nutrito presidio di ieri, oltre 300 corrieri si sono mobilitati davanti alla sede di Poste Italiane in viale Europa, all’Eur. Alla notizia che anche oggi non sarebbero stati ricevuti dalla dirigenza di Poste Italiane, che ha anche ordinato la chiusura degli ingressi della sede, gli operai hanno tentato di organizzare un corteo, bloccati però dalle forze dell’ordine. A quel punto i corrieri hanno effettuato un blitz nell’ufficio postale adiacente, in modo assolutamente pacifico. La polizia è intervenuta manganellando lavoratori e sindacalisti e spintonandoli fuori dallo stabile. Un corriere, colpito alla testa, ha perso conoscenza ed è caduto dalla scalinata all’ingresso dello stabile; stessa sorte per un altro lavoratore. Per entrambi è stato necessario il soccorso del 118.
USB denuncia questo ennesimo atto di repressione violenta sui lavoratori in lotta contro i licenziamenti e le politiche di concorrenza interne attuate da SDA e da Poste con la piattaforma Milkman, che causa il peggioramento delle condizioni contrattuali dei corrieri.
A nuovo governo non ancora formato si conferma che i metodi rimangono gli stessi, in perfetta continuità con i precedenti esecutivi: gli operai vanno manganellati senza pietà se osano alzare la testa.
Non ci lasceremo intimidire da questi atti di violenza: USB appoggia le lotte dei lavoratori SDA, chiede l’immediato reintegro dei lavoratori licenziati e prepara nuove iniziative di lotta.
Unione Sindacale di Base