In AMA si respira una brutta aria, tonnellate di rifiuti nelle autorimesse, ma amministrazione e dirigenza non considerano i lavoratori
In AMA si respira una brutta aria, in tutti i sensi, a cominciare da quella respirata dai lavoratori dell’autorimessa Romagnoli, all'interno del quale vengono sversati a terra ogni giorno una media di 500/t di rifiuti. In questo modo si trasforma l’autorimessa in un sito di stoccaggio e trasferenza senza regole, praticamente a ridosso degli spogliatoi dei lavoratori. Stessa sorte è riservata alle autorimesse di Ponte Malnome e Rocca Cencia dove la quantità di rifiuti conferiti si aggira quotidianamente su una media di 1000/ton.
È questa la tanto sbandierata efficienza nella pulizia della città e nello smaltimento dei rifiuti propagandata negli stucchevoli spot del sindaco?
Le priorità del suo programma sono la redditizia gestione del Giubileo e soprattutto la realizzazione del mega inceneritore di Santa Palomba affidata alla cordata imprenditoriale che fa capo ad ACEA, con AMA relegata a svolgere un ruolo subalterno, favorendo la riduzione della raccolta differenziata di qualità con conseguente aumento sia degli scarti che della raccolta indifferenziata.
In questo scenario si spiegano le azioni compiute dal management AMA, completamente rinnovato in questi due anni di giunta Gualtieri: questo non ha esitato a cacciare quei lavoratori che non avevano l'idoneità specifica, anziché ricollocarli mantenendo il posto di lavoro, oppure a dimezzare lo stipendio ad altri lavoratori imponendo un orario part time.
Il sindaco non solo approva ed incoraggia tutto ciò, ma continua a tenere la testa sotto la sabbia anche in presenza di una denuncia per molestie e violenze da parte di una lavoratrice nei confronti del Presidente AMA. Bene hanno fatto le lavoratrici e i lavoratori ad andare a ricordarlo in Campidoglio chiedendo di sospendere dall'incarico il Presidente Pace.
A confermare l'assenza di considerazione del Sindaco e dei vertici AMA verso chi lavora e chi ha lavorato per questa Azienda, c'è la vicenda dei 207 ex dipendenti esodati: questi non hanno ancora ricevuto l'indennità prevista dall'accordo sottoscritto il 30 novembre scorso, in quanto AMA non ha ancora assolto gli obblighi previsti a garanzia del finanziamento di queste indennità in favore degli ex dipendenti.
Intanto le segreterie CGIL CISL UIL FIADEL, complici di questa dirigenza aziendale, continuano a firmare accordi e a negare il diritto ai lavoratori di scegliere i propri rappresentanti aziendali. Vogliamo subito elezioni per il rinnovo delle RSU e dei RLSSA.
USB Roma