Il trasporto pubblico del Lazio e l’emergenza coronavirus

Roma -

La Regione Lazio ha prodotto una circolare relativa all’applicazione della precedente ordinanza (Z00007 del 13/03/2020), che approfondisce in parte alcune problematiche del trasporto pubblico di linea e non, in questa fase di emergenza sanitaria.

Per quello che riguarda i taxi un accenno positivo è il messaggio (all'indirizzo del Comune, che ancora tace) di ridurre in maniera concreta il numero dei taxi in servizio, portandoli a non più di un terzo della flotta giornaliera.

Restano però viceversa solo enunciazioni i passaggi relativi ai dispositivi e alla sanificazione delle vetture, vista l’assenza delle dotazioni e di procedure chiare delle amministrazioni regionali e locali sulle procedure di sanificazione e igienizzazione.

Sbagliata a nostro avviso la scelta di mantenere il numero dei passeggeri a due, oltre il conducente, per i taxi e la mancata identificazione di un numero massimo di passeggeri per ogni autobus, oltre che non aver istituito l’obbligo delle mascherine ai viaggiatori.

Auspichiamo pertanto che il dialogo resti aperto, al fine di consentire il confronto sulle tematiche rappresentate da USB in sede di videoconferenza con la cabina di regia dei trasporti per quanto attiene al Tpl ma anche alle problematiche afferenti al trasporto ferroviario, come il monitoraggio dei cantieri aperti e delle ditte in appalto, che operano anche senza una emergenza indifferibile.

USB Lavoro Privato