Il Comune di Roma dimentica il Terzo Settore: nelle case famiglia 7000 lavoratori senza retribuzione, DPI e incarichi sostitutivi. USB: pronti a denunciare in Procura
Migliaia di lavoratori e lavoratrici dei servizi domiciliari e AEC/OEPA a oggi ancora non sanno se il Comune di Roma ha deciso di applicare l’art.48 del DL 18 del 17/03/2020 - che prevede la corresponsione dello stipendio – e subiscono la sottovalutazione degli enormi rischi epidemiologici nelle case famiglia.
Queste ultime così come le RSA sono al centro della conta dei contagiati del bollettino giornaliero. Sono luoghi ad altissimo rischio dove, purtroppo, si riscontrano le peggiori conseguenze del Covid-19. Nell’ultima settimana si sono susseguite le messe in quarantena a Roma e Provincia di queste residenze, fino all’estremo di dichiarare zona rossa interi paesi.
Eppure il Comune non interviene per controllare e garantire che vengano rispettate le misure di sicurezza, né effettua controlli: sembra che la sindaca e l’assessora alle Politiche sociali abbiano completamente dimenticato migliaia di lavoratori che svolgono i servizi sociali educativi e quelli socio assistenziali.
Neanche l’ultima nota ufficiale inviata in data 26 marzo dalla Regione Lazio, in ottemperanza alle disposizioni dell’Istituto Superiore di Sanità, sembra aver modificato la situazione. La Regione evidenzia l’emergenza sanitaria nelle strutture socio sanitarie e socio assistenziali, dichiarando espressamente che è essenziale e urgente porre in atto opportune azioni di controllo e di prevenzione per la riduzione del rischio contagio. Dopo 5 giorni dalla nota Regionale molti lavoratori e lavoratrici delle case famiglia ci comunicano che stanno ancora lavorando solo con mascherine chirurgiche e guanti e che soprattutto nessuno del Comune è intervenuto nelle strutture per controllare le situazioni di contenimento del virus.
Di quante altre sollecitazioni avrà bisogno il Comune di Roma per intervenire per proteggere i lavoratori e mettere in sicurezza migliaia di ospiti dei centri?
Quando risponderà alla richiesta di almeno 7mila lavoratori, che ancora oggi non sanno se percepiranno lo stipendio?
L’USB è pronta a denunciare alla Procura della Repubblica il Comune di Roma per inadempienza delle direttive sanitarie e per mancata tutela sanitaria di lavoratori e cittadini.
Unione Sindacale di Base – Federazione di Roma