I driver SDA in sciopero: l’azienda invece di minacciarci per aver aderito a USB, discuta la nostra piattaforma. Da giovedì mobilitazione estesa a tutto il Lazio

Roma -

Seconda giornata di mobilitazione dei driver SDA, che hanno manifestato a Pomezia, in via Laurentina, davanti al magazzino SDA Roma 2. I lavoratori hanno riaffermato la volontà di andare avanti con lo sciopero anche fino a Natale “se l’azienda non siederà a un tavolo per discutere la piattaforma rivendicativa di USB”, come chiesto due settimane fa. Sciopero che da giovedì 10 dicembre sarà esteso a tutte le filiali SDA del Lazio.

I lavoratori vogliono:

  • integrazioni salariali uguali per tutti, indistintamente, con la fine delle discriminazioni tra i vari magazzini della regione
  • blocco del prolungamento dell’orario di lavoro
  • stop al lavoro nei giorni festivi
  • regolamentazione di carichi di lavoro diventati insostenibili, con un aumento di consegne e ritiri in virtù dell’accordo Poste-Amazon che prevede l’obbligo di fare tutti i resi Amazon
  • messa a norma dei magazzini, ormai fatiscenti, in cui non sono rispettate né le misure di sicurezza, né quelle anti-Covid.

I driver denunciano le minacce di trasferimenti e licenziamenti ricevuti da SDA dopo la decisione di abbandonare Filt-Cgil per aderire a USB: “Siamo stanchi dei sindacati di comodo e rivendichiamo il diritto di scegliere liberamente l’organizzazione sindacale alla quale aderire”.

Unione Sindacale di Base - Logistica