Grande preoccupazione per i lavoratori della Scuola popolare di musica di Testaccio e per lo spazio storico che rappresenta per Roma

Roma -

La situazione della Scuola popolare di musica di Testaccio desta preoccupazione: il personale che vi lavora ha difficoltà a percepire una regolare retribuzione e c’è molta incertezza per il futuro. Al momento non c’è un piano di rilancio significativo che ci porti a pensare a un ribaltamento della situazione.

Siamo con un inflazione al 13%, e molte realtà lavorative non riusciranno a sopravvivere e tanti  lavoratori pagheranno per primi il contesto sociale ed economico in cui versa il nostro Paese.

La Scuola sta cercando in tutti modi di risollevarsi e sta pagando una trasformazione radicale e identitaria che non è riuscita a gestire. Abbiamo timore che i lavoratori andranno a perdere i diritti salariali acquisiti negli ultimi anni e di conseguenza si avrà una perdita sostanziale della qualità didattica, nonché una riduzione significativa del personale.

Come USB siamo vicini ai lavoratori per preservare i loro diritti e sosterremo con forza le loro rivendicazioni.

Unione Sindacale di Base – Federazione di Roma