Gli ambulanti di USB fanno ricorso al Tar contro gli abusi di Roma Capitale
In questi mesi gli uffici di Roma Capitale, dopo averle prima rinnovate, hanno bloccato le concessioni per le attività di vendita al dettaglio di merce in tutti i mercati capitolini. La vicenda, infatti, ha avuto inizio dalla determina dirigenziale del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività produttive di Roma Capitale che, nel febbraio 2021, ha annullato in autotutela una precedente determina del medesimo Dipartimento, che aveva previsto la procedura di rinnovo delle concessioni di cui sono titolari i commercianti ambulanti.
Il Dipartimento così facendo ha annullato la procedura in violazione delle norme nazionali e regionali vigenti che, prevedono il rinnovo automatico delle concessioni per i commercianti ambulanti, solo previo controllo del possesso dei requisiti richiesti dalla legislazione di settore.
E invece contro ogni previsione normativa, il sindaco di Roma Capitale, su parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, e l’Assessore allo Sviluppo Economico, del Turismo e del Lavoro di Roma Capitale hanno disapplicato la legge nazionale.
Un folto gruppo di ambulanti, assistiti AGS Porta Portese Est, legale Marisa Tancredi, aderenti ad USB e rappresentati dall’avvocato Vincenzo Perticaro, hanno impugnato tale provvedimento dinanzi al TAR del Lazio, sollevando innumerevoli vizi di illegittimità sull’operato dell’Ente capitolino in merito.
Si è in attesa della fissazione dell’istanza di sospensione avanzata insieme all’annullamento dei provvedimenti contestati.
Ambulanti USB