È giunta l’ora di misure strutturali per affrontare il tema del diritto all'abitare e risolvere l'emergenza!
E' stato questo il tema messo al centro della forte mobilitazione di Asia-Usb insieme ai Movimenti per il diritto all'abitare che si è tenuta ieri con un corteo che è partito dall'assessorato alla casa di Roma Capitale e si è concluso sotto la sede della Giunta regionale a Garbatella.
La partecipazione a tante sfumature di colori, inquilini delle case popolari che richiedono la gestione delle case, il blocco delle ingiustificate somme di arretrati e una regolarizzazione senza punizioni; inquilini degli enti previdenziali colpiti dai processi di ‘valorizzazione’ del patrimonio (folta la delegazione di quelli dell’INPS, dell’Enpam di Fontana Candida ricadenti in un PdZ, di quelli dell’Enpaia, ecc.); le famiglie che vivono l’emergenza nelle occupazioni e rischiano lo sgombero nonostante siano nel piano regionale sull’emergenza approvato nel 2014 (tra questi Caravaggio, Volontè, Bibulo, ecc.); gli inquilini di via Giolitti (insieme a quelli di Testaccio) messi sotto pressione da Roma Capitale per arrivare all’allontanamento dei ceti popolari dal centro della città (invece di proteggerli per salvaguardarne il tessuto sociale) e far fiorire B&B cambiando l'uso degli alloggi; giovani e studenti fuorisede che subiscono il ricatto di affitti insostenibili; tutti insieme abbiamo prodotto un risultato utile per aprire un confronto sul tema generale e sulle vertenze che ogni giorno le tante persone che vivono il problema della casa pagano sulla propria pelle.
Tutti questi temi legati all'emergenza abitativa sono stati affrontati nel tavolo regionale in tutte le sue forme.
Dalle case popolari agli enti previdenziali ormai non è più rinviabile da parte della regione un'assunzione di responsabilità.
Il tavolo concordato con la prefettura è un segnale positivo per affrontare sia la questione degli sgomberi degli immobili occupati, sia la questione del blocco degli sfratti che scade il 30 giugno.
Abbiamo fissato successivi tavoli per sciogliere le questioni poste, l’avvio di vere soluzioni a partire dalla questione Caravaggio, Volonté e di via Bibulo con alloggi messi all’asta, la tutela degli inquilini degli enti previdenziali oggetto di operazioni speculative (Inps, Enpam di Fontana Candida, Enpaia), la gestione delle case popolari e i nodi che impediscono una regolarizzazione senza lacci e ostracismi.
Ci è stata comunicata, su nostra sollecitazione, la proroga di 45 giorni per la presentazione della domanda di sanatoria per chi ha occupato entro il 23 maggio 2014, abbiamo iniziato a discutere della necessità di ampliare la data, visto che la maggioranza è esclusa dalla regolarizzazione perché subentrati successivamente a quella data. Quindi il tema fondamentale rimane quello di continuare la battaglia per estendere la regolarizzazione dei senza titolo al 2020.
L’assessore Valeriani ha risposto anche alla nostra sollecitazione per far sì che la Regione Lazio richieda un impegno straordinario nel Recovery Plan da destinare al finanziamento di un piano straordinario di edilizia pubblica: ci è stato annunciato che la Giunta regionale ha fatto richiesta di 13 miliardi dei fondi europei e di questi uno da destinare alla casa.
Ieri abbiamo dato una prova importante di maturità di un fronte sociale conflittuale che sta dettando l’agenda per affrontare con proposte di possibili soluzioni l’emergenza casa, che vuole costringere le Istituzioni competenti ad affrontare il tema del rilancio della politica pubblica per l’abitare e per la qualità della vita; bisogna avviare una stagione di tutela per tutti coloro che sono colpiti dai processi speculativi e lasciati a cadere nell’emergenza, anche in una fase come questa dove il paese e il mondo è colpito dalla pandemia. Questa consapevolezza è il solo antidoto per sconfiggere tutti coloro che fanno della guerra ai poveri, o alimentano quella tra i poveri, l’unico strumento di 'governo' dei problemi della nostra città e della nosta regione.
Asia Usb