Conad-Simply, più di 100 lavoratori licenziati nel Lazio
E’ ormai conclusa la maxi operazione Conad che ha acquisito Auchan e Simply, condotta interamente sulle spalle dei lavoratori. Un’operazione da 17 miliardi che prevede 3100 esuberi su 6600 dipendenti.
Un numero già inaccettabile, che man a mano ha continuato a crescere.
Una mera facciata le rassicurazioni, date dall’azienda, sul mantenimento dei livelli salariali e occupazionali, con soli esuberi volontari senza alcuna costrizione.
Ci chiediamo cosa si intenda per costrizione, 100 lavoratori di Roma e del Lazio sono stati, di fatto, costretti ad accettare gli incentivi per lasciare il proprio posto, l’altra scelta era il licenziamento.
Conad aveva assicurato il completo riassorbimento di tutti i dipendenti coinvolti, poi, sfruttando cavilli e contenziosi ha sentenziato di non essere più interessata all’acquisizione.
I lavoratori, dipendenti storici, molti ultracinquantenni, con grande specializzazione nel settore, sono stati informati male e in ritardo da chi avrebbe dovuto tutelarli, tanto da ritrovarsi prima in cassa integrazione poi direttamente a casa.
Altre marche stanno valutando l’acquisto dei punti vendita, uno è già aperto.
Il personale? Tutto nuovo.
Sappiamo bene qual’è il gioco della Grande Distribuzione, un gioco che denunciamo da anni. I lavoratori storici, che hanno vecchi contratti con ancora i giusti diritti, vengono man a mano sostituiti con dipendenti precari e non stabilizzati, spesso assunti tramite agenzie o cooperative e non direttamente dalla grande catena.
Un sistema per dividere i lavoratori che si trovano ad operare insieme, ma ognuno ha un contratto diverso e una problematica specifica e fatica a ritrovarsi in un’unica lotta. Usb respinge totalmente questa dinamica, lottiamo affinché i diritti siano reali ed estesi a tutti i lavoratori, non favori singoli da chiedere al datore con cui poi essere ricattati. Se un diritto diventa un favore, può essere cancellato appena non si rispettano gli ordini.
I centri commerciali in questione non devono essere chiusi o passare ad altra insegna, ma gestiti dagli stessi lavoratori che per anni ne hanno permesso la sopravvivenza in un rapporto cordiale e di fiducia con la clientela.
Usb al fianco dei lavoratori è pronto a tutte le azioni di lotta necessarie.
Usb Commercio