Città Metropolitana di Roma Capitale, amministrazione virtuosa sulla pelle dei lavoratori
Nel pomeriggio di lunedì 20 giugno è crollato un controsoffitto negli uffici amministrativi della Città Metropolitana di Roma Capitale e solo il caso ha voluto che non ci fossero dipendenti presenti, evitando così un’altra tragedia sul lavoro che avrebbe aumentato ulteriormente il conteggio di infortuni e morti per mancanza di sicurezza ed incuria del patrimonio immobiliare ed artistico del Paese.
Poche settimane fa, negli atti pubblici di gara per la manutenzione della facciata della sede unica della CMRC, si leggeva “...si è evidenziata la necessità di intervenire urgentemente sulla facciata continua vetrata in quanto numerose ante hanno evidenziato un evidente segno di disallineamento del meccanismo di aperture delle stesse, molto probabilmente riconducibile ad un uso improprio, portando al danneggiamento dei braccetti, delle maniglie e in alcuni casi alla rottura dei vetri fissi e mobile...”.
La Città Metropolitana di Roma in modo autoreferenziale si proclama “amministrazione virtuosa” ma non si preoccupa della sicurezza dei lavoratori e anzi li accusa del danneggiamento dell’immobile in maniera subdola e vigliacca.
Diciamo basta a risparmi sulla manutenzione e basta a scaricare le responsabilità sui lavoratori solo per apparire “belli e bravi”, virtuosi e integerrimi.
A seguito dei crolli a palazzo Valentini, l’amministrazione riorganizza i propri spazi spostando i propri dipendenti in altro stabile e riassegna gli stessi uffici ai gruppi politici, con la seguente motivazione “...indubbi vantaggi sia in termini di efficienza che di economicità sia per l’utenza che per gli uffici...”
Una bugia per camuffare una vecchia e sana abitudine della politica: cacciare i dipendenti pubblici dai propri uffici per occupare le stanze dei palazzi storici come proprie sedi politiche
Coordinamento USB - Città Metropolitana di Roma Capitale