Castel Romano e Porta di Roma, nuove proteste dei lavoratori contro la rivoluzione degli orari. USB: finalmente consapevoli della nostra forza, da sabato 22 sciopero a Porta di Roma
Nonostante siano giornate da bollino rosso, oggi a Roma i lavoratori del Commercio hanno preferito rinunciare al fresco dei negozi e dar vita a una duplice protesta: stamattina hanno incrociato le braccia a Castel Romano e nel pomeriggio si è svolto un presidio a Porta di Roma. In entrambi i casi la rivendicazione riguarda gli orari imposti dai centri commerciali e le disposizioni di apertura impartite dai due nuovi direttori.
In questi due importanti centri dello shopping della Capitale la dirigenza si muove in modalità simile: invece che presentarsi personalmente agli staff dei negozi, come evidenziato da molti store manager, i nuovi direttori hanno entrambi preferito farsi conoscere comunicando le loro scelte, vale a dire attraverso l’imposizione di nuovi orari: l’apertura del 26 dicembre a Castel Romano e l’estensione degli orari di apertura al pubblico fino alle 22 a Porta di Roma.
Incuranti dei problemi che avrebbero creato a migliaia di dipendenti si sono trincerati dietro i vincoli contrattuali e la legittimità delle loro scelte, senza accogliere la possibilità di confrontarsi sulla reale opportunità di queste modifiche agli orari sia dal punto di vista dei fatturati che dal punto di vista del benessere degli oltre tremila dipendenti dei due shopping center.
È sicuramente la cecità manageriale quella che impedisce a questi direttori di comprendere il nesso tra la soddisfazione dei dipendenti e la realizzazione degli obiettivi commerciali e di vendita. Ed è altrettanto significativa l’ostinazione con cui si rifiutano di riconoscere quanto sia controproducente al business alimentare questo costante stato di agitazione, durante il quale i dipendenti continuano a interrompere il servizio e, nonostante il caldo da record, decidono di effettuare presidi all’esterno dei due centri commerciali.
Il parallelismo prosegue se si considera la determinazione che di contro stanno manifestando i lavoratori e le lavoratrici: finalmente pronti ad abbandonare la rassegnazione che ha contraddistinto il settore per anni, si stanno riappropriando degli strumenti della lotta e dello sciopero.
Come USB non possiamo che sostenere ancora e con sempre maggior forza questo risveglio di coscienza, e per questo affiancheremo i lavoratori e le lavoratrici anche nelle prossime iniziative che abbiamo concordato: a cominciare dallo sciopero proclamato a Porta di Roma dalle ore 21 alla fine del turno da sabato 22 luglio 2023.
È un primo importante passo per riprenderci il diritto sul nostro tempo e denunciare anni di sfruttamento con turni disumani e aperture scellerate.
USB Commercio
Roma 19 luglio 2023