Case ENPAM di Fontana Candida, Asia-USB diffida fondazione e istituzioni per fermare la speculazione su questo patrimonio nato con funzione sociale

Roma -

IN PIENA PANDEMIA L’ENPAM DA IL VIA ALLA VENDITA DEGLI ALLOGGI: PRENDERE O LASCIARE IN SOLI 15 GIORNI, IGNORANDO CHE QUESTE CASE SONO IN REGIME DI EDILIZIA AGEVOLATA.

 

Sono arrivate nei giorni scorsi le lettere che impongono agli inquilini dell’ENPAM di Fontana Candida di optare, entro il 15 dicembre, per l’acquisto delle case oppure rimanere in balia del destino. I prezzi che vengono proposti agli inquilini sono quelli di mercato, mentre per questi alloggi, sottoposti a regime di Convenzione, la norma sull’edilizia pubblica prevede un prezzo massimo di cessione calmierato con valori sociali.

Le stesse proposte avanzate agli affittuari non tengono neanche in considerazione lo stato manutentivo, di conservazione degli alloggi e del fatto che gli inquilini li abitano da circa quaranta anni.

Questo fatto sta suscitando tra i conduttori, molti dei quali sono anziani, un forte allarme, aggravato dal periodo di crisi pandemica che sta colpendo milioni di lavoratori, con la perdita del lavoro e del reddito.

L’ASIA-USB da anni denuncia la politica di ‘valorizzazione’ degli immobili portata avanti dalle Fondazioni e dagli Enti previdenziali che sta stravolgendo le ragioni sociali per cui negli anni passati era stato costituito il loro patrimonio abitativo, creando nuova emergenza abitativa in una città come la nostra dove la crisi dell’alloggio è storica. Questa politica ha fatto fuggire dalle case migliaia di inquilini e moltissime di queste case sono lasciate vuote per anni, provocando un ingente danno erariale, oltre a quello sociale.

Ma in questo caso questa politica che colpisce centinaia di inquilini viene portata avanti nella totale violazione delle norme visto che stiamo parlando di alloggi vincolati dalla destinazione sociale (I PEEP di Roma).

Per difendere le finalità del piano di zona di Fontana Candida e il diritto alla casa per tutti gli inquilini che non ce la fanno ad acquistare o non ritengono giuste le proposte di vendita ai prezzi proposti dall’Enpam, l’ASIA-USB ha inviato nei giorni scorsi, tramite gli avvocati Fabio Grimaldi e Giorgio Antonini, una diffida ai soggeti interessati (Enpam R.E., Con.it Casa, Coop Domus) e alle Istituzioni preposte ai controlli, sia sulla gestione del patrimonio degli Enti Previdenziali (Ministeri competenti), sia sul rispetto delle norme del piano di zona (Roma Capitale e Regione Lazio).

Nei mesi scorsi, prima che partisse il piano di vendita, abbiamo incontrato - con una delegazione di inquilini - l’assessore alle politiche abitative Valeriani che ci ha annunciato l’impegno ad intervenire attivando le tutele previste dalle norme regionali: ma al momento, nonostante l’arrivo delle lettere di opzione di vendita, non abbiamo avuto il riscontro alle proposte avanzate.

Mentre dal fronte Roma Capitale torniamo a denunciare il silenzio assoluto! Come in molti altri casi, sembra non interessare minimamente quello che succede ai cittadini romani sul tema abitativo. E’ stata cancellata dalle prerogative di Roma Capitale la politica per la casa e migliaia di famiglie lasciate alla deriva in mano ai meccanismi perversi causati dalla rendita immobiliare.

L’ASIA-USB ritiene che è giunta l’ora per far sì che le Istituzioni preposte alla tutela del diritto all’abitare chiedano il conto alle Fondazioni e a tutti gli Enti previdenziali sulle modalità di gestione del loro patrimonio abitativo, degli alloggi tenuti vuoti, dell’ulteriore emergenza che stanno causando.

E necessario, vista anche la fase di crisi pandemica, aprire una nuova stagione per la difesa del diritto alla casa.

ASIA-USB

12-12-2020