Brunetta dal 15 ottobre vuole tutti in presenza! Non sarà un green pass a risolvere i problemi del Comune di Roma

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Ma un green pass non risolve i problemi strutturali del Comune di Roma! Per Brunetta lo smart working è sinonimo di “fannullone”, noi sappiamo che all’interno del Comune di Roma, il problema non è sicuramente lo smart working. Strutture spesso fatiscenti, carenza dell’organico, mancanza di adeguate attrezzature informatiche, dirigenza inadeguata, mancanza di confronto con i dipendenti sulla organizzazione del lavoro.

Al nuovo sindaco, che sarà proclamato lunedì, chiederemo in qualità di datore di lavoro e di responsabile della salute di tutti i cittadini romani come intende comportarsi per una organizzazione del lavoro in sicurezza e rispettoso della salute dei dipendenti. Porteremo quelle che sono le normative e le regolamentazioni stabilite per la tutela sanitaria sui posti di lavoro.

Ricorderemo che il rientro in presenza non fa in alcun modo decadere le misure, organizzative e sanitarie, di prevenzione dal contagio contenute nel Protocollo firmato a luglio 2020 presso il Ministero, della cui applicazione sono responsabili, anche sotto il profilo penale, i datori di lavoro. Anzi si ravvisa semmai la necessità di ampliarne le tutele alla luce della maggiore contagiosità insita nelle varianti del virus. È quindi necessario tenere alta la guardia dentro i luoghi di lavoro, anche in virtù dell’approssimarsi della stagione invernale e del tempo trascorso dalla vaccinazione che ne diminuisce l’efficacia, e pretendere che tutte le misure di prevenzione siano garantite:

  • DPI idonei e a norma: mascherine FFP2 per chi lavora a contatto col pubblico, settore educativo, assistenti sociali, Polizia Locale;
  • Garanzia del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le direzioni, barriere e divisori in plexiglas, disinfettanti per le mani, misurazione della temperatura;
  • Percorsi differenziati in entrata e in uscita e tra il personale e l’utenza;
  • Garanzia del ricambio frequente d’aria nei locali;
  • Pulizia e disinfezione degli apparecchi di condizionamento;
  • Procedure chiare in caso di contatto stretto nel luogo di lavoro;
  • utilizzo dello smart working a rotazione e flessibilità dell’orario di lavoro sia in entrata che in uscita
  • Pulizia e igiene quotidiana degli ambienti di lavoro, dei servizi igienici, degli spazi comuni e sanificazione periodica di tutti i locali;

 

Ricorderemo al nuovo sindaco, inoltre, che a tutti coloro i quali sia stato certificato lo stato di fragilità secondo la normativa del Ministero della Salute, lo smart working deve essere garantito in forma continuativa fino a conclusione dello stato d’emergenza, attualmente al 31 dicembre 2021.

Venerdi 22 ottobre alle ore 11.30 ci troveremo in Campidoglio per chiedere al nuovo sindaco un incontro urgente sulle tematiche della sicurezza.

 USB Roma Capitale