Ares 118, USB: chiesta la rimozione immediata della Direttrice della Centrale Operativa di Roma
Dopo la giornata da bollino nero di ieri per il servizio di emergenza Ares 118 su Roma e provincia e su sollecito di lavoratori e lavoratrici abbiamo formalente richiesto alla direzione aziendale la rimozione immediata della Direttrice della Centrale Operativa di Roma.
Erano ormai due anni che USB segnalava procedure che rallentano ulteriormente il già complesso sistema di emergenza in una città come quella di Roma.
Proprio ad inizio novembre avevamo incontrato la direzione strategica e sollevato nuovamente la necessità di snellire le procedure per garantire una diminuzione dei tempi di intervento che a nostro avviso stavano solo rallentando il sistema di emergenza.
Pochi giorni dopo il presidente della Regione Lazio e la stessa ARES 118 festeggiavano un “imponente” riduzione dei blocchi barelle nei Pronto soccorso, peccato che le temperature hanno semplicemente ritardato di un mesetto i picchi influenzali ed è cosi che nella giornata di ieri alle 20 della sera c’erano 101 interventi in coda e che una signora scivolata sulle scale della metro di Anagnina ha dovuto attendere oltre tre ore per un ambulanza.
Siamo ben consapevoli che il problema è più ampio e strutturale e che il cattivo funzionamento del servizio di emergenza di Ares 118 è la cartina tornasole di più ampie carenze del nostro sistema sanitario ma riteniamo che procedure che ingessano ancora di più il sistema di emergenza non possono tantopiù continuare a persistere.
E’ quindi all’apice di due anni di procedure più adatte ad un piccolo centro che ad una città che conta oltre 3milioni di abitanti su costanti pressioni di lavoratori e lavoratrici abbiamo deciso di richiedere formalmente ad Ares 118 la rimozione della Direttrice di Centrale operativa e la revisione urgente delle procedure si soccorso attivate dalla stessa negli ultimi due anni e mezzo.
Ci auguriamo che la Direzione di ARES 118 prenda seriamente la situazione e a tutela di salute e sicurezza di tutti e tutte intervenga una volta per tutte.
USB Sanità Lazio