Appalti TPL, vittoria in tribunale di USB e dei lavoratori Corpa licenziati nel 2018: sarà Atac come responsabile solidale a pagare i crediti maturati
Il Tribunale di Roma con sentenza n. 5811 del 1° ottobre 2020 ha riconosciuto le istanze avanzate da nove lavoratori organizzati con USB, licenziati dalla società Corpa srl nel marzo del 2018. La società, alla quale Atac aveva affidato i lavori di manutenzione degli autobus, non solo li aveva sotto-inquadrati pagandoli molto di meno, ma non li aveva mai risarciti, nemmeno dopo le sentenze di condanna al pagamento del Tribunale di Roma.
Nonostante le molteplici richieste di USB ad Atac, in qualità di responsabile in solido verso i crediti maturati dai lavoratori in appalto, la dirigenza della società se ne è sempre infischiata, lasciando appesi i lavoratori per ben due anni. Ora il loro diritto è stato riconosciuto dal tribunale, che peraltro ha condannato Atac anche al pagamento delle spese processuali.
Una vittoria importante per i lavoratori e USB, a testimonianza che non bisogna mai abbassare la testa contro le ingiustizie, soprattutto quelle di chi dovrebbe curare con maggior attenzione e oculatezza i soldi pubblici. Come avrebbe dovuto fare Atac scongiurando cause che hanno danneggiato ulteriormente i lavoratori e fatto lievitare i costi, disattendendo per giunta l'impegno assunto con USB di reinternalizzare un servizio primario come la manutenzione degli autobus, garantendo efficienza, riduzione dei costi sulla collettività e scongiurando forme di sfruttamento e precarietà come quelle che tutt'ora vivono i lavoratori nel medesimo appalto.
USB dal suo canto, nonostante la vittoria appena ottenuta, non arretrerà di un passo nella difesa del diritto a una buona e stabile occupazione.
USB Lavoro Privato - Roma
