A Colli Aniene indietro tutta di AMA sulla raccolta differenziata: USB sostiene la mobilitazione contro il ritorno dei cassonetti
In questi giorni stiamo assistendo a una situazione surreale nel quartiere Colli Aniene, fino a poco tempo fa considerato il fiore all’occhiello della raccolta differenziata porta a porta: da una parte l’amministratore unico di AMA, Stefano Zaghis, uomo di fiducia della giunta Raggi, annuncia la fine dell’esperienza del porta a porta, cominciando proprio dal quartiere simbolo di questa modalità di raccolta, posizionando i cassonetti della differenziata stradale per le vie del quartiere; dall’altro la neo-assessora con delega ai rifiuti di Roma Capitale Katia Ziantoni diffida AMA dal prendere decisioni in contrasto con il socio unico, cioè Roma Capitale, intimando di rispettare il contratto di servizio.
Ma ancora più paradossale è la motivazione che dà Zaghis sulla volontà di voler affossare il porta a porta: la colpa, secondo l’indomito A.U, è delle ASL perché AMA, nell’espletamento del servizio e quindi nella movimentazione manuale dei carichi, non rispetta la normativa che tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Ovviamente questo ragionamento assurdo ribalta le responsabilità, che non sono certo degli organi di controllo, né tantomeno del modello di raccolta adottato.
Da tempo denunciamo inadempienze ed irregolarità dell’organizzazione del lavoro di AMA che provocano tra l’altro patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico dei lavoratori che svolgono mansioni operative.
Respingiamo le opportunistiche speculazioni di chi, accodandosi a interessi privatistici che stanno dietro queste scelte, vuole affossare l’azienda pubblica, la raccolta differenziata “spinta” e la sostenibilità ambientale, favorendo le lobbies del cassonetto e dei grandi impianti a elevato impatto ambientale.
USB Ama sostiene la mobilitazione dei comitati di Colli Aniene contro l'iniziativa di togliere il porta a porta e di ripristinare la raccolta stradale con i cassonetti.
Roma 9/10/20
USB AMA