Solidarietà ai tre la.voratori del Policlinico Umberto I, raggiunti da procedimenti disciplinari

Roma -

Esprimiamo la nostra solidarietà ai tre lavoratori del Policlinico Umberto I, raggiunti da procedimenti disciplinari per aver “osato” esprimere opinioni al di fuori del loro posto di lavoro sullo stato del Policlinico, denunciando una situazione che grava sia sulle condizioni dei lavoratori che sui pazienti.


La macelleria sociale di questi anni imposta dai diktat dagli organismi sovranazionali, ha generato precarietà, esternalizzazioni dei servizi pubblici essenziali con affidamento di questi ultimi a ditte private, peggioramento delle condizioni di lavoro con conseguente sensibile aumento dei carichi di lavoro.

Tutto questo produce prestazioni del servizio sanitario pubblico del tutto insufficienti e a vantaggio della sanità privata che lucra proprio sui disservizi pubblici generati da questa situazione.


Questo denunciavano i lavoratori in una manifestazione pubblica fuori i cancelli del Policlinico Umberto I, in presenza della candidata alla presidenza della Regione Lazio Lombardi, ma è evidente che ogni manifestazione di dissenso e di denuncia dello stato esistente è visto dalla controparte dei lavoratori come una minaccia e come tale va repressa. Prova ne è il fatto che, analogamente a questo fatto, la scorsa estate altri due lavoratori della Sanità, sono stati sospesi per quattro mesi dal lavoro per aver denunciato le carenze assistenziali e di organico. Anche in questo caso “l''accusa” è stata di aver “nuociuto gravemente all'immagine dello Spallanzani”, Ospedale dove appunto lavorano i due operatori della salute, nonché rappresentanti sindacali.


Del resto la vaghezza degli addebiti contestati ai lavoratori del Policlinico svela proprio l'attacco tutto politico perpetrato nei loro confronti.


Non si capisce proprio come, dalle posizioni espresse in quella circostanza, si possa configurare “un grave danno all'immagine dell'azienda Policlinico Umberto I”, tanto è vero che si parla di “considerazioni inopportune, irriverenti e denigratorie” alla base delle motivazioni che hanno portato ad avviare la contestazione disciplinare. Affermazioni queste del tutto aleatorie e prive di oggettività, tant'è vero che hanno poi dovuto addebitargli un fatto di per sé più grave come quello dell'abbandono del posto di lavoro, cosa questa che i lavoratori hanno smentito categoricamente.


Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori del Policlinico Umberto I e invitiamo tutti i lavoratori a partecipare ai presidi organizzati il giorno delle loro convocazioni per discutere i procedimenti disciplinari:


Il 29 marzo>alle 09:30 al Rettorato dell'Università della Sapienza di Roma

Piazzale della Minerva


L'11 Aprile>ore 12:00 presso la Direzione del Policlinico Umberto I,

Viale del Policlinico, 155