Villa Gordiani, tutti liberi i compagni arrestati. Alle 18 assemblea Asia-USB per preparare la grande mobilitazione nazionale del 2 ottobre. Basta sfratti e guerra ai poveri

Roma -

Hanno voluto arrestare e processare Federico, Giacomo, Leo e Fede cercando di seppellirli sotto una valanga di imputazioni, dopo il violento sfratto effettuato ieri a Villa Gordiani dalle squadre speciali della Polizia di Roma Capitale, ma già questa mattina i nostri compagni sono stati tutti rilasciati al termine dell’udienza di convalida dell’arresto tenutasi a piazzale Clodio. Resta in piedi l’accusa di resistenza aggravata, tanto per salvare la faccia ai vigili urbani che ieri si erano scatenati in una vera e propria caccia all’uomo per le vie del quartiere, che sarà discussa in udienza martedì 2 ottobre.Intanto, dopo il presidio di questa mattina all’esterno del tribunale, Asia-USB dà a tutti appuntamento per le 18 di oggi a via Rovigno d’Istria, al mercato di Villa Gordiani, per un’assemblea pubblica alla quale seguirà un corteo lungo le vie del quartiere.Per il blocco degli sfratti e una politica per la casa che dia risposte all'emergenza abitativa, per fermare la circolare Salvini che ha dichiarato guerra ai poveri e le squadre speciali della Municipale braccio armato della giunta Raggi. Nessuno deve più subire la sorte della signora Annamaria, che a 70 anni e con un reddito di 500 euro, è stata gettata in mezzo alla strada.Per preparare la grande mobilitazione nazionale del 2 ottobre, sotto le prefetture di tutta Italia e al ministero delle Infrastrutture, per il diritto alla casa e contro la guerra ai poveri.

Asia-USB